La breve novella in versi qui edita racconta di un giovane che deruba un bambino e lo getta nel fiume e che ottiene infine non solo il perdono del bambino ma anche una somma di denari. L’enigmatico testo è conservato nel ms. Ambrosiano N 95 sup., allestito da Giovan Francesco Cignardi a Milano intorno al 1430. Il volume si apre con due saggi basati sulle conferenze plenarie: il primo, dovuto a M.L. Meneghetti, discute l’interazione fra testo e immagine nei manoscritti medievali, specialmente in vista della loro datazione e localizzazione; l’altro, di E. De Roberto, propone una visione d’insieme dello zibaldone del Cignardi, profilandolo in particolare come una sorta di manuale per l’educazione maschile. Seguono una serie di studi puntuali realizzati dai partecipanti alla Scuola estiva di Klagenfurt del 2022, volti all’inquadramento storico-linguistico e letterario del testo, l’edizione, un esauriente commento e un glossario.