Master's Thesis from the year 2011 in the subject Law - European and International Law, Intellectual Properties, grade: 110/110 cum laude, Università degli Studi di Milano, course: Giurisprudenza, language: Italian, abstract: “Per darne una valutazione non dobbiamo riferirciad un ideale che possiamo avere in mente, ma allealternative concretamente disponibili”.Questa frase, che Winston Churchill disse riferendosi alla democrazia, èstata parafrasata dalla Corte Suprema della California riferendola al classaction arbitration, nella storica sentenza che per la prima volta haautorizzato questo meccanismo di risoluzione delle controversie.Vi è oggi grande interesse per questo meccanismo, che dà organica rispostaad esigenze che non sono pienamente soddisfatte dagli altri meccanismi dirisoluzione delle controversie attualmente disponibili, ma che sonocomunque fortemente sentite: tra esse spiccano il desiderio di usufruire diun procedimento più breve, più agile, e meno costoso di un processoordinario, e il desiderio di un gruppo di individui di portare avanti insiemela propria comune istanza.In verità, i meccanismi di risoluzione delle controversie sono molteplici, maquelli che possono essere considerati come alternativi al class action arbitration sono sostanzialmente due: la class action e l’arbitratoindividuale.La class action è un importante strumento del sistema giuridico statunitense(recentemente accolto anche nell’ordinamento italiano sotto il nome diazione collettiva risarcitoria), che consente di condurre controversie a nomedi un gran numero di individui, accomunati dal fatto di avere subito unmedesimo tipo di danno a causa di uno stesso comportamento tenuto dalconvenuto. La class action è dunque un meccanismo procedurale chepermette ad una o più persone di avviare una causa giudiziaria comerappresentanti di tutti coloro che si trovano in una situazione simile allaloro2.L’arbitrato, invece, è un meccanismo di risoluzione delle controversie chedemanda la decisione sul caso in questione non ad un giudice, ma ad unarbitro o ad un panel arbitrale, scelti e remunerati dalle parti. Dell’arbitratomolti apprezzano l’efficienza, flessibilità, la rapidità e i costi contenuti; altriperò lo considerano ancora “un sistema inferiore di giustizia”, in quantoproprio gli obiettivi di rapidità ed economicità imporrebbero la rinuncia allesolide regole procedurali che sono invece poste a garanzia del processoordinario. [...]